giovedì 18 febbraio 2010

Superman nell'ascensore


Oggi ho scoperto che drogarsi è banale. Io mi sento sballato senza bisogno di sostanze chimiche... o naturali che siano. Sono troppo avanti. Io all'avanguardia le dico "seguimi".

Ero in ascensore stamattina. (Quell'ascensore che ha sempre l'odore di quel detersivo che sa di Fragola. Un detersivo all'odor di Big Bubble. Cazzo adesso che ho fatto quest'associazione non riuscirò mai più a mangiare una gomma: mi sembrerà di masticare parti di quell'ascensore.)
L'ascensore sale sempre in fretta, ma stamani avrei voluto arrivasse con ore di ritardo. Ma ero in ascensore, non viaggiavo con Trenitalia (che poi, nello spot dicono "grazie per averci scelto"... ma che cazzo di alternativa avevo?). L'ascensore arriva presto al piano che deve arrivare.
Sono capitato con tre ragazzi (due ragazze e un ragazzo).

Ero dietro di loro. Avevano tutti un colloquio nell'ufficio del capo e io dovevo solo assistere, come nei giorni precedenti. In genere faccio delle domande durante i colloqui, questo è vero ... ma non intendo minare il terreno a nessuno. La mia parola non ha nessun valore, potere decisionale. Io assisto solo per verificare le referenze.
Sono consapevole dell'alto tasso di disoccupazione giovanile. Le domande che in genere faccio non sono atte a strappare le ali a chi ha voglia di volare.
Comunque mi chiesero se anch'io avessi il colloquio e ... non so per quale motivo ma decisi di prenderli in giro rispondendo "Si, sono emozionatissimo".

Questa è la trascrizione fedele (parola più parola meno) di quello che detto il ragazzo in ascensore da quel momento in poi, considerandomi uno di loro. Ma non sono davvero così, in fondo sono un ragazzo dolcissimo, come lo zucchero (che si attacca ai denti, ti fa venire la carie e anche il diabete).


"Ieri una mia amica c'è stata, ma non l'hanno presa. Dicono che quello giovane è uno stronzo mai visto. Ti fa le domande per farti casca'! Che ne so, te chiede come mai dopo tutti i lavori che hai fatto hai deciso di fare questo, che non c'entra un cazzo con i precedenti. Quali sono le tue caratteristiche che dovrebbero interessare l'azienda, ma qualsiasi cosa rispondi ti dice "Tutto qui?". Te giuro che se mo chiede a me je risponno " Io so superman" vojo vede se non je basta. "

Ovviamente non ho potuto resistere. Quando arrivò il suo turno, appena mi vide seduto dietro la scrivania, sembrava avesse l'aria di chi ha visto un serial killer.

Dopo varie domande fatte dal mio capo da cui non sono giunte risposte soddisfacenti, arriva il mio turno (ma è solo una formalità, serve per distogliere l'attenzione, dare al mio capo il tempo di riflettere). Ho fatto quella domanda che tanto si aspettava. E lui cosa mi ha risposto ?

Beh, io... diciamo che sono tante le caratteristiche che ho...Poi dipende da che cosa si aspetta l'azienda da me. Sono disposto a fare tutto perchè lavorare qui sarebbe bellissimo per me... (poi si dilunga, s'impappina, dice e si contraddice... un disastro).

Il mio capo sposta la penna (segno che il candidato è scartato, non va bene, devo congedarlo) ed io lo interrompo. Mi guarda come se fosse convinto che sia io a decidere chi prendere e chi no e attende una risposta, un riscontro, io poggio il suo curriculum sugli altri e lo saluto con la solita frase: "Va beeene, si può accomodare ..."
Lui si alza ed io proprio non ho resistito, gliel'ho dovuto dire: "...non dimentichi il mantello!"





4 commenti:

{ Silvy__# ha detto...

x°D proprio una grande bastardata!
(: hai davvero molto senso dell'umorismo, esce fuori da ogni post ^^

Wapster ha detto...

Cioè... Ti stimo troppo xD
Ahahah sei un grande!!!!
Gli sta bene a quello =P
Dovevi mettere una telecamera nascosta vedere la faccia di quel ragazzo quando ti ha visto nell'ufficio sarebeb stato stupendo!!!
Grazie di passare da me :)
Non so se te l'ho detto ma mi piacerebbe fare la tua vita!
A presto :)

Anonimo ha detto...

Sei stato stronzo. I tuoi complessi di inferiorità (qui a lungo enunciati e che, in quanto tali, rispetto pienamente) dovresti riscattarli in qualche altro modo. Tu, in questo blog, sei totalmente onesto. Ti presenti senza maschere e con tutte le tue mille debolezze. Te ne freghi, dici "questo sono io e se la cosa non vi piace andatevene altrove". E questo lo rispetto pienamente. Se tu applicassi la stessa filosofia anche nella vita probabilmente non sentiresti il bisogno di infliggere queste umiliazioni quasi irrosorie che però ti hanno "riscaldato" la giornata. E va bene doversi sempre difendere da tutto e da tutti (del resto così funzionano le cose), ma pensa bene a chi vuoi diventare. Innocenti rivalse che ti prendi tra i 20 i 30 anni potrebbero fare di te una testa di cazzo a 40 anni. E lì la solitudine come cazzo la combatti? Cerca di costruire qualcosa adesso, in termini di rapporti umani... anche se ok, Roma è una città di stronzi... ma impegnati a cercare un qualche essere umano che tenga un minimo a te, opportunismo a parte.

Anonimo ha detto...

Forse gli hai pregiudicato la buona riuscita del colloquio.
Puoi segarne quanti ne vuoi, ma non alle spalle.
Mai fare gli infami. Gli stronzi sì.
Probabilmente comunque gli hai dato una bella lezione di vita.

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