sabato 20 febbraio 2010
La mia vita sessuale
Manca pochissimo alla fine di Febbraio ed io vorrei seriamente dimagrire, non perchè sia un patito della bilancia (o voglia essere leggero come una piuma, come ho letto su altri blog...nooo le piume se le porta via il vento), ma per una questione meramente estetica.
Il mio fisico è bello,ma quelle maniglie dell'amore, la pancetta e il sedere ingrossato proprio non rende l'idea. Vedo molti ragazzi con un fisico di merda, zero spalle, muscoli di braccia e gambe visibili solo con l'aiuto dell'immaginazione e di qualche allucinogeno, che sembrano essere "bei fisici" solo perchè sono magri. E allora perchè non dovrei sforzarmi per migliorare.
Mi definirei un perfezionista, maledetto perfezionista. Le cose devono essere come io desidero che siano, perchè la vita è mia, il fisico e mio e lo gestisco io. (Non è uno slogan politico...)
Però udite udite, ho deciso di fare un piccolissimo test con alcuni colleghi. Il Sabato solo i più giovani vanno in ufficio... a volte si va anche di domenica. Nel mio lavoro non esistono pause, feste e non esiste la parola RE-LA-X. Comunque più che test è stato un piccolo sondaggio di opinioni che ho deciso di cogliere al volo.
Stamattina eravamo in 5: oltre a me, tre ragazze e un ragazzo (omosessuale dichiarato, lo preciso ai fini della comprensione del sondaggio di opinioni).
Eravamo alla pausa caffè. Il sabato facciamo questa pausa ogni mezz'ora. Al termine della giornata siamo completamente isterici. Metà del fatturato di quella macchinetta deriva dalle nostre tasche.
Comunque...Non so come siamo arrivati al discorso delle prime impressioni che ci eravamo fatti al primo incontro (abbiamo iniziato a lavorare tutti e 5 nello stesso momento) ma la curiosità si è impossessata di me.
Era il mio turno: ho dovuto dire che impressione mi ero fatto di ognuno di loro. Ovviamente non sono stato sincero al 100% soprattutto con quella meno carina, perchè le ho detto che mi era sembrata molto intelligente (in realtà la prima cosa che mi sono chiesto riguardava il colore dei suoi capelli: non riuscivo a spiegarmi se fossero naturali o li avesse tinti con la Zuppa del Casale Findus).
Ma quando erano loro a parlare di me, dissero che la prima cosa che hanno notato è stato il mio aspetto fisico, in generale... Un pò di silenzi e fra di loro si guardano e la ragazza più svampita dice qualcosa che si perde nelle loro rumorose risate. Chiedo spiegazioni e mi dicono: "in generale abbiamo guardato il tuo aspetto fisico... in particolare pero'... ah ah ah ah ah -risate rumorosissime-)
Quasi arrossisco. Però mi dicono che è normale, che tutte le donne lo fanno. Ed io, stupido, che ero convinto che le donne guardassero prima gli occhi, poi il sorriso e poi ...al limite il conto il banca, ma il pacco proprio non lo avevo preso in considerazione.
E invece mi hanno guardato proprio li'. Ora che ci penso anch'io guardo una donna ovunque. Ovviamente poi siamo passati ai vari discorsetti sessuali ( ci tengo a precisare che ogni sabato alla fine di ogni discorso, qualunque esso sia, si finisce col parlare di sesso. Per rendere l'idea, Sabato scorso avevamo iniziato parlando di Frigoriferi...)
Io ovviamente sono quello che ha sempre pochissimo da raccontare. La mia vita sessuale è davvero molto scarsa. Se dovessero inventare dei campionati di "astinenza sessuale" io arriverei certamente in semifinale. Poi dovrei sfidare solo il Papa Benedetto XVI e Topo Gigio.
giovedì 18 febbraio 2010
Superman nell'ascensore
Oggi ho scoperto che drogarsi è banale. Io mi sento sballato senza bisogno di sostanze chimiche... o naturali che siano. Sono troppo avanti. Io all'avanguardia le dico "seguimi".
Ero in ascensore stamattina. (Quell'ascensore che ha sempre l'odore di quel detersivo che sa di Fragola. Un detersivo all'odor di Big Bubble. Cazzo adesso che ho fatto quest'associazione non riuscirò mai più a mangiare una gomma: mi sembrerà di masticare parti di quell'ascensore.)
L'ascensore sale sempre in fretta, ma stamani avrei voluto arrivasse con ore di ritardo. Ma ero in ascensore, non viaggiavo con Trenitalia (che poi, nello spot dicono "grazie per averci scelto"... ma che cazzo di alternativa avevo?). L'ascensore arriva presto al piano che deve arrivare.
Sono capitato con tre ragazzi (due ragazze e un ragazzo).
Ero dietro di loro. Avevano tutti un colloquio nell'ufficio del capo e io dovevo solo assistere, come nei giorni precedenti. In genere faccio delle domande durante i colloqui, questo è vero ... ma non intendo minare il terreno a nessuno. La mia parola non ha nessun valore, potere decisionale. Io assisto solo per verificare le referenze.
Sono consapevole dell'alto tasso di disoccupazione giovanile. Le domande che in genere faccio non sono atte a strappare le ali a chi ha voglia di volare.
Comunque mi chiesero se anch'io avessi il colloquio e ... non so per quale motivo ma decisi di prenderli in giro rispondendo "Si, sono emozionatissimo".
Questa è la trascrizione fedele (parola più parola meno) di quello che detto il ragazzo in ascensore da quel momento in poi, considerandomi uno di loro. Ma non sono davvero così, in fondo sono un ragazzo dolcissimo, come lo zucchero (che si attacca ai denti, ti fa venire la carie e anche il diabete).
"Ieri una mia amica c'è stata, ma non l'hanno presa. Dicono che quello giovane è uno stronzo mai visto. Ti fa le domande per farti casca'! Che ne so, te chiede come mai dopo tutti i lavori che hai fatto hai deciso di fare questo, che non c'entra un cazzo con i precedenti. Quali sono le tue caratteristiche che dovrebbero interessare l'azienda, ma qualsiasi cosa rispondi ti dice "Tutto qui?". Te giuro che se mo chiede a me je risponno " Io so superman" vojo vede se non je basta. "
Ovviamente non ho potuto resistere. Quando arrivò il suo turno, appena mi vide seduto dietro la scrivania, sembrava avesse l'aria di chi ha visto un serial killer.
Dopo varie domande fatte dal mio capo da cui non sono giunte risposte soddisfacenti, arriva il mio turno (ma è solo una formalità, serve per distogliere l'attenzione, dare al mio capo il tempo di riflettere). Ho fatto quella domanda che tanto si aspettava. E lui cosa mi ha risposto ?
Beh, io... diciamo che sono tante le caratteristiche che ho...Poi dipende da che cosa si aspetta l'azienda da me. Sono disposto a fare tutto perchè lavorare qui sarebbe bellissimo per me... (poi si dilunga, s'impappina, dice e si contraddice... un disastro).
Il mio capo sposta la penna (segno che il candidato è scartato, non va bene, devo congedarlo) ed io lo interrompo. Mi guarda come se fosse convinto che sia io a decidere chi prendere e chi no e attende una risposta, un riscontro, io poggio il suo curriculum sugli altri e lo saluto con la solita frase: "Va beeene, si può accomodare ..."
Lui si alza ed io proprio non ho resistito, gliel'ho dovuto dire: "...non dimentichi il mantello!"
martedì 16 febbraio 2010
Sfogo, così sincero da fare paura
NON LEGGERE QUESTO POST ... E' ABBASTANZA NOIOSO, E PARLA SOLO DI COSE CHE MI DANNO AI NERVI, MI URTANO E IN PARTICOLARE DI UNA PERSONA CHE NON O: UN PIEDISPORCHI.
Se dovessi sintetizzare quello che mi hai fatto direi: niente.
Il nostro rapporto è il tipico "buongiorno-buonasera" il minimo sindacale dell'educazione. Quel minimo che io abolirei volentieri. Ma è tutto quello che sta dietro quei piccoli gesti che rende increscioso ogni giorno in cui devo rapportarmi a te
Ma chi cazzo ti credi di essere? Sei fortunato solo che, per motivi sconosciuti alla mia ragione, una decina di persone ti sta dietro, prendendosi cura di te, della tua vita, del tuo sostentamento insomma. Non riesco a capire quali ragioni ci siano dietro, anche perchè stai rovinando la loro vita ... e nessuna persona sana di mente se la farebbe rovinare da te. Sei lo squallore più inaudito nei comportamenti, i tuoi modi di fare... La tua prospettiva della vita. Ne saprebbe più un ragazzino di 12 anni di te. Non sai capire e riconoscere, non sei in grado di valutare. Chi si attende qualcosa da te rimane deluso, chi continua a darti senza ricevere è uno stupido e tale resterà per tutta la vita. Persone come te andrebbero lasciate marcire nella loro solitudine, perchè è da sole che meritano di restare. Andresti d'accordo solo con chi è abituato ad approfittarsi degli altri, di chi ha buon cuore, di chi dona per il gusto di donare. Mi faccio schifo per tutte le volte che ti ho dato rispetto, mi faccio ancora più schifo perchè sono costretto a rispettarti, ma ti farò notare, sempre di più che non ti rispetto perchè lo meriti. Non ti auguro nulla di male, non potrei mai farlo in quanto non mi hai fatto nulla sul piano personale (o nulla di dimostrabile) anche se ci sono delle cose che sospetto vivamente, delle cose che mi fanno fare un'idea di te ancora più decisa: sei una persona sporca, una persona viziata e capricciosa, un saputello che in fondo è una testa di minchia, un poveraccio.
Davvero ti lascerei marcire da solo o, al limite, con quelli che reputi "idonei" alla tua corte. Ma povero cretino, non ti rendi nemmeno conto di quanto sei insignificante.
Mi auguro di cuore di non considerarti più, di lasciarti nel dimenticatoio anche se quotidianamente devo frequentarti. Mi auguro di vedere quel giorno in cui ti renderai conto che hai sbagliato. E quando lo leggerò nei tuoi occhi ti ci sputerò sopra."
Erezione di follia e disperazione
Non dovrei utilizzare questi termini, visto che, nonostante le avvertenze, molte poppanti hanno deciso di leggere le mie volgarità. Ma in fondo non posso impedirvi di passare di qui... Subitene le conseguenze.
La settimana appena tarscorsa è stata una settimana di merda, nonostante le mie buonissime intenzioni. Ma non è dipeso da me. Davvero, lo giuro. C'è sempre qualche Esserino Stronzo che mi perseguita. Potessi vederlo, un bel calcio nei coglioni, non glielo risparmierei di certo.
Non mi sono ancora pesato, ma il problema non è il peso.
Colgo l'occasione per rispondere alle decine di e-mail che mi sono arrivate e che dicono tutte la stessa cosa, ossia: " Come fai a dimagrire se mangi così tanto?".
Risposta: A parte che non riesco a capire come si possa affermare che "mangio così tanto" se non pubblico più i diari alimentari, comunque ho un metabolismo che funziona bene, brucio tutto. E comunque faccio parecchia attività fisica (io la chiamo così).
Detto questo, ritornerei al punto cruciale: quella appena trascorsa è stata una settimana di merda. E davvero non so come uscirne... anche perchè quando si tratta di "vere settimane di merda" ti porti l'odore dietro... anche nelle settimane successive.
Questo è un pericolo, perchè è un bastone fra le ruote che non ci deve essere, che non mi sta bene, che mi rompe, mi urta... ritarda il raggiungimento dei miei obiettivi.
Sono successe tante cose, che dirvele tutte sarebbe un pò come raccontare una barzelletta senza far ridere... Non è proprio il caso. Certo che se esistesse un amuleto, un rito magico, una pozioncina... io la userei volentieri.
Per il momento non ho intenzione di mollare, di lasciarmi prendere dallo sconforto (oltre che dal freddo che ultimamente è sempre, ma sempre più fastidioso). Anche se sono oberato di lavoro e di studio (cose che non riesco a distinguere ultimamente) cercherò di restare col sorriso stampato sulla faccia, buono buono, come quella statua da clown all'ingresso da Mc Donald's. Mi mette una tristezza...
mercoledì 10 febbraio 2010
Non fare più le stesse cose
Inizia il cambiamento vero e proprio. Da domani.
Prima regola: NON FARE PIù LE STESSE COSE.
Vi terrò aggiornati, perchè la cosa è divertentissima.
Colonna sonora:
Prima regola: NON FARE PIù LE STESSE COSE.
Vi terrò aggiornati, perchè la cosa è divertentissima.
Colonna sonora:
sabato 6 febbraio 2010
Confidenze, paranoie e sospetti
Quando ti decidi a cambiare, tutto è accompagnato da una forte grinta, inizialmente. Più passa il tempo però e più ti rendi conto di esserti ficcato in una strada impervia, piena di buche... e senza un'apparente uscita.
E' quello che mi sta succedendo.
Inizio a scontrarmi con i problemi che ci sono sempre stati e mi chiedo come si possa allontanarli dalla mia vita. I problemi stanno sempre fra le scatole, non si spostano. Quasi per ricordarmi che non posso decidere da solo la mia vita, ci sono delle "oscure presenze" alle quali sto fortemente antipatico e godono nell'ostacolare il mio cammino.
In questi giorni ho mille cose da fare, mi sento uno di quei manager molto impegnati, con il cellulare che ormai è diventato un tutt'uno con l'orecchio. Mi sento come se non avessi tempo e spazio davvero per me. E' molto che non me ne sto da solo, a pensare, ripensare e poi valutare, rivalutare...
Adesso vivo quasi "alla giornata". Da una parte questo mi piace perchè viene meno l'ansia di dovermi preoccupare. Non progettare nulla ha un duplice aspetto: uno positivo e l'altro, ovviamente, negativo.
Se da una parte mi prendo ciò che la vita vuole concedermi, dall'altra sembra che io non stia vivendo davvero. Come se non fossi protagonista della mia vita. Come se stessi immobile a guardare me stesso che "vive".
Questa passività non mi piace e allora ho pensato (non so quale contorto ragionamento io stia seguendo, o quale esplosione di processi chimici si sia verificata nel mio cervello) che progettare le mie giornate, decidere cosa voglio o non voglio fare, pormi degli obiettivi potrebbe essere utile per sentirmi padrone della mia vita.
Non c'è niente di peggio della sensazione di sentirsi in una condizione di standby e vedere il proprio tempo andare via, scorrere, perdersi irrecuperabilmente.
Quello che mi spaventa di più, in assoluto, credo sia il tempo. Non puoi dominarlo. Se vuoi vivere in questo mondo devi farci i conti. Ed io non saprei proprio da dove iniziare per sentirmi VIVO.
Se è logico il mio discorso allora dovrei iniziare ponendomi un obiettivo e, ovviamente, anche i tempi in cui raggiungerlo. In questo modo ho la sensazione di poter decidere della mia vita e di essere in grado di disporre del tempo nel migliore dei modi.
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